lunedì 23 aprile 2012

Il caso Maloney di Graham Hurley edizione Fanucci


Graham Hurley
Il caso Maloney
La prima indagine del detective Joe Faraday
in libreria dal 26 aprile
Traduzione di Mara Bevilacqua
Pagine 368 - 7,70 euro
ISBN 9788866880073
in libreria dal 26 aprile
Stewart Maloney è scomparso nel nulla: l’ispettore Joe Faraday è convinto che sia stato assassinato. Ma ci si può basare su una semplice intuizione in un luogo come Portsmouth, una delle città più povere e violente d’Inghilterra, dove le uniche leggi sono il traffico di droga e il crimine, e la sola regola è l’omertà? Sprecare energie dietro un presunto caso di omicidio è una perdita di tempo che Joe non può permettersi. Ma Faraday sta lottando anche contro altro: sotto un cielo grigio che
incombe, nel quale solo il volo degli uccelli sembra avere ancora una direzione e un senso, i demoni di un passato che lo ossessiona non gli concedono tregua. Perché ritrovare Stewart Maloney vivo o morto è il perno intorno al quale ruota ormai la sua intera esistenza: e fallire significherebbe arrendersi a quei demoni, arrendersi alla follia...
 
I polizieschi mi piacciono quando hanno un ritmo serrato o la capacità di farmi entrare nella storia, insomma in un modo o nell'altro debbono legarmi alle pagine e non permettermi di distrarmi dalla lettura. 
Questo romanzo appartiene alla seconda categoria. 
Non è una lettura banale, ma fluida e interessante. L'emptatia che l'autore è riuscito a farmi provare per il protagonista mi ha conquistata totalmente. Ho provato più che letto la sua angoscia, la sua confusione; i vari stati d'animo che si sono susseguiti in lui, hanno avuto un'eco in me. 
Inoltre ho trovato lo stile di Graham Hurley degno di essere video-riprodotto. I dialoghi e le descrizioni sono così realistici, che non avrebbero bisogno di adattamenti.
C'è un buon approfondimento dei personaggi principali, che aiuta a comprenderne il carattere e le scelte, a volte un po' strane, quasi illogiche. 
Molto commovente il rapporto del protagonista con il figlio: si sa che la fine dell'adolescenza segna l'inizio della vita autonoma per un ragazzo, aggiungiamoci una vita moto protetta per un problema fisico e l'incontro con l'amore e comprendiamo sicuramente che per Joe deve essere stato uno shock. Ma quale padre sarebbe pronto a vedere il figlio che abbandona il nido? 
Inoltre è vedovo, ha scresciuto il figlio da solo e non si è praticamente mai sentito davvero pronto a dimenticare il fantasma della moglie e creare un nuovo legame. Non vorrei semprare piena di pregiudizi, ma penso che rendere credibile un uomo così sensibile credo sia stato un lavoraccio, eppure il risultato è davvero notevole.
L'unica cosa che mi ha un po' infastidito è stata l'enorme quantità di uccelli. Il susseguirsi di tanti nomi, per me sconosciuti, mi ha rallentata un attimo, dato che non riuscivo a figurarmeli.
Ciò che mi ha sorpreso di più in questa lettura però, è stato il fatto che non riuscivo a essere sempre consapevole di trovarmi in Inghilterra. E' stato come se facessi fatica a non pensare che fosse un thriller americano. Non so dire se questo sia dipeso da me o dallo stile dell'autore, ma so che quando alla fine Joe pensa ai giorni in USA con la moglie, io ho letteralmente sospirato "Allora c'entrava davvero l'America!". 
Non mi resta che aspettare i prossimi episodi per leggere come proseguirà la vita e la carriera del mio nuovo amico: Joe Faraday.



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