venerdì 3 agosto 2012

Roma 40 dC. Destino d'amore di ADELE VIERI CASTELLANO




Roma 40 dC. Destino d'amore di ADELE VIERI CASTELLANO


Trama
40 d.C., Città di Roma, Gaio Giulio Cesare Germanico, Caligola, Imperatore.Marco Quinto Rufo è l’uomo più potente di Roma, secondo solo all’imperatore, Livia Urgulanilla ha un passato da dimenticare. Lui è un uomo temprato dalla foresta germanica, bello e forte che non conosce paura né limiti. Lei è un’aristocratica raffinata e altezzosa il cui destino è già scritto. Ma il dio Fato decide altrimenti e quando Rufo la porta via con sé non immagina lontanamente le conseguenze del suo gesto. Roma non è la Provincia dove tutto, incluso rapire una donna, è concesso. E anche se Caligola in persona decide di concedergliela, possederne il cuore sarà la più ardua e temeraria delle sue imprese. E Livia saprà donare il cuore a un uomo spietato che non esita davanti a nulla, se non a quello che sente per lei? Il primo romanzo di una trilogia che vi porterà in uno dei periodi storici più affascinanti del nostro passato; una storia che vi catturerà fin dalle prime pagine e alla fine ne rimarrete conquistati.

Recensione
Immersi nella peccaminosa e bollente atmosfera seguiamo le gesta del legato Marco Rufo Quinto mentre cerca di conquistare Livia Urgulanilla, con in accompagnamento una seconda storia: la riconquista da parte di Lucio, amico fraterno del protagonista, del cuore di Turia, sorella di Marco.
Parliamo della corte imperiale di Caligola, quindi intrighi, amori, lussuria e veleni la fanno da padroni, insieme alla follia dell’imperatore stesso. Il Divino Cesare si sente Onnipotente e non risparmia nessuno. E’ storia, lo sanno tutti, ma Adele riesce a farcelo respirare, leggendo le sue parole, come se fossimo lì, anche noi in quel sole d’agosto, che sembra tanto quello di oggi.
Ormai sapete che sono una lettrice onnivora e quindi ho sempre bisogno di un libro tra le mani, ma un’autrice che riesce a farmi dimenticare il caldo, anche se lo sento e lo leggo, non posso che reputarla brava. Non contesto mai le scelte narrative, quindi non mi soffermerò su quanto l’autrice ci faccia soffrire prima che i protagonisti giungano ad ammettere la loro passione, però debbo dire che i due comprimari mi hanno intenerita ancora di più. Lucio e Turia vivono un amore che ha dovuto superare delusioni e difficoltà, dolore e abbandono. Nulla è più difficile che ridare la fiducia alla persona amata e la Castellano riesce, attraverso le loro vicende e i loro dialoghi, a imprimerlo anche nel cuore del lettore.
Non vedo l’ora di leggere dell’amore tra Giulia e Aquilato, ma non  vi dico chi sono, per saperlo dovrete leggere questo romanzo… e il prossimo. Allora vi parlerò anche di come si possa superare lo shock di aver perso tutto e non voler più vivere.
Le stelline sono quattro su cinque perché i termini latini, necessari lo so, mi hanno disturbata un po’, ma dopotutto è anche vero che volendo leggere libri colti bisogna essere preparati a ricerche e pronti ad imparare.

3 commenti:

  1. A me questo libro è piaciuto molto, sia per la storia che per lo stile della scrittura. Non mi hanno disturbato i termini latini e la necessaria ricerca del significato, visto che non lo ricordo, anzi...
    Quello che mi ha disturbato è che non quagliano prima!!!
    Io gli attribuisco quattro stelline...

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  2. Con tutte queste recensioni positive, con Lulli e Libby che mi continuano a rompere con Leggilo! Leggilo! Devo per forza farlo...anche se in questo periodo prediligo i Suspense Contemporanei, alle Terme mercoledì porto con me Rufo...dopo tutto un romano alle Terme è adatto! Non trovate? ^^

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  3. Adele V. Castellano4 agosto 2012 alle ore 15:12

    Libera, grazie della bella recensione, sono davvero onorata di apparire nelle pagine del tuo blog!! Ti abbraccio con affetto!!!

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